La Sala dei Tautielli
Dal dialetto napoletano “taùto”: bara da morto; da qui l’espressione “tautielli” riferita alla riproduzione in miniatura delle bare.
I “tautielli” rappresentano senza dubbio la forma più singolare di Ex Voto collegata al culto della Madonna dell’Arco, donati dai devoti alla Vergine in ringraziamento di guarigioni prodigiose avvenute in seguito a malattie ritenute mortali. Il Santuario conserva una cinquantina di piccole bare o casse da morto ma in origine ve ne erano molte di più, alcune anche a grandezza naturale, e fino agli anni ‘40 si trovavano esposte lungo le pareti dell’abside, creando naturalmente un’atmosfera piuttosto lugubre. Il loro significato è piuttosto evidente: si tratta di oggetti donati da persone ormai morenti o ritenute definitivamente spacciate dai medici che, invocando la Madonna dell’Arco, si sono invece inspiegabilmente e completamente ristabilite. Si ricordi che nei tempi passati, nell’imminenza della morte, si teneva già pronta in casa la bara per la sepoltura.
In questa sala sono esposti 13 “tautielli” conservati in precedenza presso i depositi del Museo. Essi sono di varie dimensioni e tutti in legno e rappresentano un’unicità assoluta nel panorama degli Ex Voto. L’evento-morte, materializzato nella bara pronta per il cadavere, si muta in evento-vita sconvolgendo una delle categoria fondamentali per I’esistenza sociale: la distinzione tra luogo dei vivi e luogo dei morti. Questa distinzione nei tautielli appare del tutto annullata e in virtù della fede appare quasi superata e per certi versi si assiste ad un capovolgimento: questi oggetti di morte infatti vogliono esprimere vita e gioia.
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