La Sala San Tommaso
Considerando l’importanza che la figura di San Tommaso d’Aquino riveste per i membri dell’ordine Domenicano, nonché per i fedeli tutti, e in occasione di due significativi anniversari legati al grande filosofo e teologo campano – i 750 anni dalla morte nel 2024 e gli 800 dalla nascita nel 2025 – i frati del Santuario di Madonna dell’Arco hanno voluto dedicare, alla figura del Santo, una ulteriore sala del percorso del Museo degli Ex Voto di Sant’Anastasia.
In questo nuovo ambiente sono esposte tele e manufatti che lo raffigurano, donati dai fedeli per le grazie ricevute per intercessione dello stesso San Tommaso. Tali opere rientrano, dunque, a pieno titolo, nella tipologia degli Ex-Voto custoditi nel museo. Tuttavia, anziché essere dedicati alla Madonna dell’Arco, risultano essere legati, appunto, alla figura di San Tommaso d’Aquino. Si tratta di opere e manufatti di grande pregio, risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX, finora non esposti e conservati nei depositi afferenti al Museo degli Ex-Voto.
Tra le opere visibili nella nuova Sala San Tommaso, meritano particolare attenzione la reliquia del Santo e un dipinto del 1974. Quest’ultimo fu donato da Sua Santità Paolo VI ai frati domenicani capitolari riuniti in udienza privata con il Papa, il 21 settembre 1974 al termine del Capitolo Generale dell’Ordine che si era tenuto nell’estate dello stesso anno nel Convento di Madonna dell’Arco e che elesse il nuovo Maestro Generale dell’Ordine, il francese padre Vincenzo De Couesnongle, che appena eletto, in segno di gratitudine, donò, a sua volta, il dipinto alla comunità domenicana di Madonna dell’Arco.
Opere esposte
Ignoto
“San Domenico di Guzman”
- Medaglione in marmo bianco, XVIII secolo.
- Il Santo è a mezza figura e ha un libro nella mano sinistra. Bottega napoletana della prima metà del ‘700.
Ignoto
“San Tommaso d’Aquino”
- Medaglione in marmo bianco, XVIII secolo.
- Il Santo è a mezza figura e ha un libro nella mano sinistra. Bottega napoletana della prima metà del ‘700.
Nicola Solimena
“San Tommaso d’Aquino”
- Olio su legno, 1974.
- Il dipinto rappresenta il Santo in primo piano. Sullo sfondo si nota il castello con la torre di Aquino. In basso, in un cartiglio: “Doctor Angelicus”. Si tratta del quadro donato da Sua Santità Paolo VI al Maestro Generale dell’Ordine Domenicano, frate Vincenzo De Couesnongle.
Ignoto
“San Tommaso d’Aquino”
- Olio su tela (cm. 145,5×145,5), XVIII secolo.
- Il santo è raffigurato in atteggiamento di scrivere: con la mano sinistra regge un libro e con la destra una penna. In alto, a sinistra lo Spirito Santo in forma di colomba, che lo colmava di tanta sapienza. Sul petto del santo è raffigurata una luce raggiante (un sole).
Ignoto
“Il Crocifisso parla a San Tommaso d’Aquino”
- Olio su tela (cm. 230,5×315,5), XVII secolo.
- Il santo è in ginocchio davanti all’altare sul quale è posto il Crocifisso che gli parla: Bene scripsisti de me Thoma. Sulla mensa dell’altare vi è un libro aperto appoggiato su un teschio con ai lati due candelieri. Il santo indossa una cappa ornata di stelle. Sul petto ha un sole ed un collier dorato che termina con una medaglia. Sul fondo appare un frate che guarda stupito. Ai piedi del santo vi sono otto teste di angioletti. In primo piano i libri scritti dal santo. Il dipinto si riferisce ad un episodio della vita di San Tommaso d’Aquino che chiedeva preoccupato al Crocifisso, se stesse scrivendo giusto sui misteri dell’Incarnazione e Redenzione e il Crocifisso risponde: “Hai scritto bene di me, Tommaso quale ricompensa dunque otterrai?” E il santo replica: “Nessun’altra se non te”. Il modello compositivo di questo quadro è molto diffuso nella pittura napoletana del ‘600 e appare, fra l’altro, nel San Carlo del Sellitto, in Santa Maria delle Grazie a Caponapoli.
Ignoto
“San Tommaso d’Aquino che indica le “cinque vie” e scene della sua vita”
- Olio su tela (cm. 93,5×91,5), XVIII secolo.
- Il santo è presentato seduto con un camauro in testa e sul petto il sole e con le mani sembra voglia indicare le famose “cinque vie” per dimostrare l’esistenza di Dio attraverso la natura. Sulle gambe tiene appoggiato un libro. Alla sua sinistra vi è una colomba simbolo dello Spirito Santo e una berretta nera (cappello che indossavano i maestri in Sacra Teologia).
- Attorno vi sono raffigurate quattro scene della sua vita con relative iscrizioni: Recepit habitus S.O.P. (la vestizione) – Per vin tollitur a fratribus (la sua cattura) – Sommo correptus precintur ab angelis (preservato da ogni forma di libidine) – Mulierum impudicam fugavit (tentativo di peccato). In basso, nel centro, in un cartiglio: Vera effige Angelis Doctoris pro ut in sacro palago celebratur.
Ignoto
“San Tommaso d’Aquino”
- Busto in terracotta, XVIII secolo.
- Il Santo è a mezza figura. Un tempo era collocato sulla facciata del Santuario insieme a quello di San Domenico di Guzman andato disperso.
All’interno della vetrina si trovano:
Ignoto
“San Tommaso d’Aquino”
- Statua in terracotta, XIX secolo.
“Due vasi floreali d’altare in ottone dorato con palme in perline del XVIII secolo”
- Il gusto per simili ornamenti, molto sentito a Napoli fin dagli inizi del secolo XVII, si protrasse per tutto l’Ottocento. Sono di particolare bellezza. Un tempo adornavano gli altari oggi hanno avuto una diversa allocazione di tipo museale.
Ignoto
“Cimasa, XIX secolo”
- Legno ricoperto da lamina d’argento cesellato e sbalzato con i medaglioni raffiguranti i santi domenicani Vincenzo Ferrer, Tommaso d’Aquino e Giacinto da Polonia.
Reliquia di San Tommaso d’Aquino
“Reliquiario in argento cesellato, XX secolo”
- Pergamena che attesta la veridicità della reliquia a firma di fr. Giacinto Maria Cormier, Maestro Generale dell’Ordine Domenicano, Roma, 18 agosto 1907.
Completano l’esposizione all’interno della Sala Tommaso alcune riproduzioni di opere famose, custodite in alcuni dei più importanti musei del mondo, dedicate alla figura del Santo.